mercoledì 8 giugno 2011

La scelta del guinzaglio

Attraverso il guinzaglio trasmettiamo al nostro cane sensazioni ed emozioni.
Con leggeri tocchi lo possiamo mettere all’erta, lo possiamo anche tranquillizzare, gli trasferiamo le nostre paure e le nostre ansie spesso senza accorgercene. Eppure il cane che impara il linguaggio dolce del guinzaglio dialoga ad ogni tocco del conduttore rispondendo con movimenti chiari e precisi delle orecchie.
La mano che regge lo strumento non è un maglio d’acciaio, ma si muove continuamente recuperando e lasciando morbido il guinzaglio.
Il segreto è non tirare mai!
Più si tira il cane, più il cane tirerà dalla parte opposta. E’ come passeggiare con un bambino tenendolo per mano, o trascinandolo per un braccio.
Al cane si deve parlare per indicargli la strada, per farlo salire o scendere dal marciapiede, per farlo smettere di annusare freneticamente, cosa fra l’altro che fa solo quando è stressato da un ambiente nuovo.
I guinzagli peggiori sono quelli allungabili, assolutamente diseducativi, impigriscono il conduttore e conducono il cane verso una passeggiata sempre più anarchica ma, quello che è peggio, mettono un muro allungabile nel rapporto fra cane e proprietario.
Quando due cani si incontrano è bene che abbiano i rispettivi guinzagli molto morbidi, praticamente inesistenti. Un cane che non sente la presenza rassicurante del suo conduttore tende a mostrarsi più aggressivo di quello che è in realtà, soprattutto quando il conduttore stesso ha abituato il proprio amico ad essere allontanato (trascinato) dalla minaccia del suo simile dopo aver dato sfogo ai soliti rituali di aggressività. 



I proprietari che si trovano invece alle prese con i cani che effettivamente non sopportano i loro simili, possono ricorrere all’Halti o cavezza.
Questo tipo di collare-museruola non è da confondere con la museruola semplice, è uno strumento educativo non di coercizione.
Attraverso l’Halti e premiando sempre i comportamenti corretti senza sgridare o pronunciarsi in atteggiamenti aggressivi, al cane si possono insegnare le corrette posture di pacificazione da ritualizzare quando incontra i propri simili, senza metterlo in situazione di inferiorità come farebbe una comune museruola.
Anche l’Halti è uno strumento al pari del guinzaglio, è il conduttore che per primo deve impararne il corretto uso ma soprattutto deve imparare a dialogare con il proprio cane. 




Non usate mai un collare cavezza senza l'aiuto di un esperto, è assolutamente vietato il fai da te! Infatti un suo utilizzo errato, soprattutto agli inizi, può non solo renderlo inutile, ma anche peggiorare la situazione.